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MUORE ASTORI, NEL SONNO, DA SOLO
La domenica mattina per ogni tifoso, di qualsiasi colore, è fatta di attesa, di patos, di speranza e di gioia per quello che sta per succedere allo stadio. Non certo per piangere la scomparsa di un giocatore. Eppure accendendo la tv ieri mattina rimbalzava su tutti i canali quella triste notizia che ti lascia impietrito.
Il capitano della Fiorentina, Davide Astori, è stato trovato morto nella sua camera d'albergo a Udine, verso le 9.30 del mattino, a poche ore dalla partita Udinese Fiorentina delle ore 15.00
Cause naturali non ancora chiarite e un ragazzo sanissimo, di 31 anni e in piena forma fisica, lascia la moglie Francesca e la figlia di 2 anni nel dolore e nello sconforto. Così come rimangono tutti i tifosi viola e tutti noi, che per una domenica con gli occhi lucidi, abbiamo seguito le notizie susseguirsi con incredulità e sgomento.
Se n'è andato nel silenzio di una notte prima del match, in solitudine, dopo aver scherzato con i suoi compagni di squadra , e speriamo nel sonno, senza soffrire e senza rendersene conto. Non ci sono parole sufficientemente adatte per descrivere i sentimenti che ognuno di noi prova e quindi ci stringiamo attorno a quelle due principesse che erano la sua famiglia e ai suoi familiari, intonando a bassa voce le note che normalmente ci accompagnano con gioia e che invece oggi testimoniano il nostro profondo cordoglio.
Ciao Capitano
... UNA NOTTE ALL'IMPROVVISO .....
Lino Capasso