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Callejon: «Real-Napoli? Non si pensa ad altro, i napoletani meriterebbero questa gioia»

Interviste
Callejon: «Real-Napoli? Non si pensa ad altro, i napoletani meriterebbero questa gioia»
Interviste
Pubblicato il 09/02/2017 | 10:30

José Callejon ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano sportivo spagnolo AS

Real Madrid Napoli era la partita che sognava? 

"In effetti sognavo di ritornare al Bernabeu, certo avrei preferito non incontrare il Real agli ottavi ma più avanti, ma il sorteggio ha voluto così". 

Come hanno reagito lo spogliatoio e Sarri?

"Bene, questa partita è un orgoglio per tutti, ma fino a sabato non si parla di Real perché il mister si arrabbia (ride ndr).

Cosa teme di questo Real?

"Tutto, è il miglior club del mondo, sono tutti molto forti , bisogna stare attenti". 

Ha sentito qualcuno dei suoi ex compagni del Real?

"Sento spesso Ramos e Morata, ma ho sentito anche Ronaldo per congratularmi per il Pallone d'oro".

Che compagno è C.Ronaldo? 

"Una persona assolutamente normale e sensibile, arriva agli allenamenti per primo e va via per ultimo. Quando mi allenavo con lui ho sempre cercato di imparare qualcosa, non capita sempre di allenarti con il più forte al mondo".

Il suo allenatore al Real fu Mourinho,avete parlato di questa partita? 

"Ho un ottimo rapporto con lui,ma non parliamo delle nostre partite". 

Come vede Zidane allenatore?

"Sta facendo molto bene e non mi sorprende, è stato un giocatore fantastico e da allenatore non è molto diverso".

Lucas Vazquez sta facendo molto bene nel ruolo che potrebbe essere suo....

"Sono felice per lui, la cantera del Real serve a questo, a dare ottimi giocatori. Sono felice per lui e per Zidane che gli ha dato fiducia". 

Qual è il giocatore che l'ha impressionata di più della cantera?

"Stanno facendo tutti bene, Vazquez, Morata...".

Morata può essere il numero 9 di questa squadra? 

"Penso proprio di si, è un'ottima punta, lo meriterebbe".

Perché è tanto difficile per un canterano passare in prima squadra? 

"La filosofia del Madrid è sempre stata quella di avere i giocatori migliori al mondo, per questo deve comprare. Però ora vedo tanti ragazzi che stanno facendo bene e che prendono spazio in prima squadra, questo è ottimo". 

Quando ha capito che doveva andare via da Madrid? 

"Stavo bene a Madrid, ma sentivo che potevo fare di più ed essere più protagonista. Mi chiamò Benitez e mi disse che a Napoli sarei stato bene, non ci ho pensato nemmeno per un secondo".

Benitez disse che avresti fatto 20 gol, cosa poi successa.....

"Questa cosa mi mise un pò di pressione, ma funzionò. Sono stato bene con lui, mi ha insegnato molto, abbiamo vinto due titoli e poi la mia prima convocazione in Nazionale, posso solo ringraziarlo". 

Ha parlato con lui degli ottavi? 

No, ma mi ha messaggiato dopo la partita contro il Bologna. Era dispiaciuto per la mia espulsione, meno male che si tratta di una sola giornata" .

Quando Benitez andò via ha avuto offerte in Spagna? 

"No, stavo aspettando di conoscere Sarri, ero molto curioso e lui ha tirato fuori il meglio".

Perché

"Ha avuto un grande approccio, il suo metodo di gioco ci ha incantati. Mi ha detto che contava molto su di me, mi spiegò quali erano le sue idee ne fui subito attratto e i risultati di vedono". 

Veniva da Empoli e non aveva mai allenato una "grande" , cosa ti ha sorpreso di lui?

"È una persona molto diretta, il suo modo di allenare è fantastico. Vuole sempre che abbiamo il pallino del gioco, ci vuole sempre in attacco e vuole che ci divertiamo. E noi lo facciamo, anche Pepe di diverte (ride ndr)".

Da quando è arrivato Sarri tutti dicono che il vostro è il calcio più bello d'Italia...

"Sappiamo di essere una buona squadra e stiamo giocando bene. Gli elogi ci fanno piacere e ci danno fiducia e determinazione per continuare così".

Di fatto fate più gol dell'anno scorso...

"Perché stiamo bene e i concetti del mister dopo un anno e mezzo stanno maturando". 

Il tridente con lei Insigne e Mertens funziona alla grande...

"Ci divertiamo molto e ci completiamo, speriamo continui così". 

Siete arrivati secondi lo scorso anno,cosa vi manca per vincere li scudetto? 

"La maturità di saper gestire una gara e a volte manca anche un po di fortuna, che serve sempre, ma stiamo crescendo". 

Cosa deve temere il Real del Napoli?

"Molte cose, poi veniamo da una striscia di risultati positivi molto lunga, siamo in un buon momento e il ritorno al San Paolo sarà spettacolare".

Sono stati venduti 40.000 biglietti in un giorno...

"È incredibile, dal giorno dal sorteggio non si pensa ad altro, si fidano di noi, i napoletani meriterebbero questa gioia...".

Ora indossate solo maglie bianche?

"Mi piace molto, il club ha deciso per questi colori, le cose stanno andando alla grande e dovrà continuare così". 

Le sue figlie sono nate a Napoli e si vede che lei sta molto bene qui, cosa le piace di questa città?

"Adoro la sua gente, io mi sento un napoletano, sono molto gentili e di cuore, come nel sud della Spagna".

Reina e Albiol anche adorano la città..

"Pepe ci manda audio in napoletano (ride), Raul è felice, e siamo contenti abbia rinnovato, è fondamentale per noi".

È vero che per un giocatore uscire qui è un po impossibile? 

"Devi imparare a conviverci, a Madrid i giocatori passano inosservati. Però ora riesco a godermi la città la gente e i suoi paesaggi".

Finirà la carriera in azzurro o vorrebbe terminare nel suo paese?

"È un futuro molto lontano, per ora non ci penso. Ho appena rinnovato il mio contatto e la mia felicità ora è stare qui a Napoli". 

Ha conosciuto da poco l'idolo di Napoli, Maradona ..

"Avevamo tutti molta voglia di conoscerlo, lui è stato gentile e disponibile, ha parlato con tutti e ci siamo fatti molti selfie (ride). Ci ha promesso che sarà al Bernabeu per la partita, speriamo, perché l'ultima volta che ha visto una nostra partita abbiamo vinto 3 a 0 contro la Roma in Coppa Italia, magari succede ancora..".

Ha disputato 113 partite consecutive, qual è il suo segreto?

"Sto molto attento, mi alleno e cerco di farlo bene, ma credo che sia anche una questione genetica. Ovviamente sono molto attento all'alimentazione". 

Questa settimana niente pizza....

"Normalmente la mangiamo, meno consigliabile è due giorni prima della partita. A me fa impazzire, qui è unica, a questo non rinuncio".

Difende come un terzino, ma ha fatto 55 gol in azzurro, come si definisce?

"Per quello che sono, un laterale puro e non cambierei il ruolo per nulla al mondo". 

Giocatore preferito?

"Da piccolo mi incantava Luis Figo, non sono ai suoi livelli ma mi ispiro molto a lui".

Si vede nel Mondiale? 

"Voglia e fiducia non mi mancano, il mister e i compagni si fidano di me, mi fanno sentire importante. Sto facendo di tutto per poterne fare parte, sarebbe un sogno".



Molaro
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