RUBRICHE

Testimoni di una passione
whatsapp
Serie A - 6^Giornata
Mercoled?, 27. Set. 2023 | 20:45
Napoli Udinese
Napoli VS Udinese
41
Marcatori
Serie A - 5^Giornata
Domenica, 24. Set. 2023 | 18:00
Bologna Napoli
Bologna VS Napoli
00
Marcatori
Serie A - 4^Giornata
Sabato, 16. Set. 2023 | 20:45
Genoa Napoli
Genoa VS Napoli
22
Marcatori
Serie A - 7^Giornata
Sabato, 02. Set. 2023 | 15:00
Lecce Napoli
Lecce VS Napoli
00
Marcatori
Serie A - 2^Giornata
Domenica, 27. Ago. 2023 | 20:45
Napoli Sassuolo
Napoli VS Sassuolo
20
Marcatori
Serie A - 1^Giornata
Sabato, 19. Ago. 2023 | 18:30
Frosinone Napoli
Frosinone VS Napoli
13
Marcatori
Serie A - 3^Giornata
Sabato, 05. Ago. 2023 | 20:45
Napoli Lazio
Napoli VS Lazio
12
Marcatori
RUBRICHE
Ma anche No
HOME » Interviste » Lo psicologo De Maio: “Manca il concetto di gruppo, Higuain era il punto di riferimento”

Lo psicologo De Maio: “Manca il concetto di gruppo, Higuain era il punto di riferimento”

Interviste
Lo psicologo De Maio: “Manca il concetto di gruppo, Higuain era il punto di riferimento”
Interviste
Redazione CNR di Redazione CNR
facebook
Pubblicato il 21/10/2016 | 12:00

Il Napoli bloccato mentalmente, prigioniero delle proprie angosce, non ha più l’espressione divertita e sbarazzina di un mese fa


Riportiamo da: gonfialarete.com

«Qualcosa s’è inceppato nella testa dei ragazzi. Se non sbaglio, è il messaggio che ha fatto trapelare all’esterno anche l’allenatore». Di questi tempi ci può stare bene anche una sosta sul lettino dello psicologo. Il Napoli bloccato mentalmente, prigioniero delle proprie angosce, non ha più l’espressione divertita e sbarazzina di un mese fa. Ora è triste e ha paura di sé stesso. Il professor Luigi de Maio, già consulente del club, consiglia un breve percorso psicoterapeutico.


Mica la fiducia può venir meno all’improvviso? «Manca il concetto di gruppo che rappresentava la base dello scorso anno. Adesso ci sono le solitudini, non i corporativismi». 

Veramente i calciatori non fanno che esaltare la loro compattezza. «Si sbagliano passaggi facili, non ci sono più estro e gioia, tutti sono dubbiosi». 

Cosa c’entra il paragone con la passata stagione? «Semplice. C’era Higuain che dava sicurezza a tutti». 

No basta. Dobbiamo fare i conti con il Pipita pure su questo? «Purtroppo sì. Gonzalo s’inventava sempre il numero giusto, era un punto di riferimento per tutti, quasi uno scarico di responsabilità. E lui ricambiava la fiducia regalando certezze. Oggi queste certezze sono svanite, in campo non c’è il leader carismatico che dice: date la palla a me, ci penso io». 

Quindi si sta pagando l’assenza di chi butta la palla dentro? «Più o meno. Facciamo un esempio di tipo sessuale». Benissimo. Prego. «Il gol è come un orgasmo. Quando manca il mezzo principale per arrivarci, nel nostro caso prima era Higuain, allora tutti devono inventarsi qualcosa di magico che oggi non esiste». 

Come si reagisce a queste negatività?«Bisogna lavorare sul gruppo in maniera diversa. In fase di difficoltà diventa fondamentale parlare nello spogliatoio e liberarsi delle cose nascoste. Noto troppa ansia nelle giocate, pure le più elementari, da qui vengono fuori gli errori clamorosi. Ognuno vuol prendersi le responsabilità e caricarsi il gruppo sulle spalle, ma se non sei abituato diventa tosta».

Fonte: gonfialarete.com


Molaro
SOCIAL
LEGGI ANCHE