Un avvio prepotente, con un’unica amnesia: il primo tempo di Pescara nella gara d’esordio
Riportiamo da: Gazzetta
“Come se nulla fosse cambiato. Tre giornate di campionato sono bastate al Napoli per ribadire l’essenza del proprio gioco, l’incisività della propria manovra e la concretezza sotto rete. Un avvio prepotente, con un’unica amnesia: il primo tempo di Pescara nella gara d’esordio. Poi, Milan e Palermo, battute con determinazione, pur con qualche difficoltà. Nove gol all’attivo, l’attacco più prolifico della Serie A (con la Roma): il tridente offensivo napoletano ha fatto meglio dei rivali juventini, confermando il trend dello scorso campionato, con una particolarità.
Gonzalo Higuain è sull’altra sponda adesso. Ma non è stata l’assenza del Pipita a modificare l’atteggiamento tattico di Maurizio Sarri. Il motivo del suo gioco resta sempre lo stesso: la fase offensiva, la possibilità di concretizzare la manovra attraverso i propri attaccanti. Sotto porta, il Napoli pare non avere concorrenza, negli ultimi 5 anni soltanto una volta la squadra aveva avuto un inizio così prolifico: le 9 reti attuali sono le stesse che aveva realizzato nella stagione 2013-14.
Senza il Pipita, tuttavia, s’era temuto che la fase offensiva si fosse indebolita, che sarebbe stato più complicato trovare soluzioni per finalizzare. Nulla di tutto questo, almeno per quello visto nelle prime tre giornate”.