Crollo verticale per il Napoli. Probabilmente a livello nervoso, prima ancora che tecnico, nonostante quella di Udine sia senza dubbio la prova più brutta della stagione
Riportiamo da: tuttomercatoweb.com
Il macigno psicologico a cui faceva riferimento Sarri alla vigilia evidentemente era reale, tutt'altro che il solito metodo tutto italiano di caricare la squadra, come pure il tecnico toscano fa abitualmente. Un peso troppo grande, quello di inseguire una squadra con uno score di 20 vittorie nelle ultime 21 partite - giocando tra l'altro per sei volte dopo i bianconeri - che ha logorato gli azzurri alla distanza. L'unica spiegazione plausibile per una squadra, che finora ha incantato ed è risultata per cartellini la più corretta del campionato, ma che ad Udine non è mai entrata in partita e poi ha perso la testa, non gestendo la pressione e dimostrandosi non pronta ai massimi livelli, come riconosciuto da Sarri nel post-partita.
L'immagine della resa è quella di Gonzalo Higuain. La rabbia, probabilmente prima con se stesso per essere caduto nella provocazione, le mani sull'arbitro e le lacrime di chi materializza che il sogno - che sia scudetto, ma a questo punto con diverse giornate di squalifica anche la scarpa d'oro che lo vede in testa - è ormai sfumato. Sarri dovrà ripartire da qui, trasformare la rabbia in energia positiva perchè il campionato è tutt'altro che finito e ora non sono consentiti passi falsi per conservare il prezioso secondo posto. Far tesoro anche dei pasticci del passato per evitare un preliminare nell'anno degli europei da giocare con una condizione precaria, senza la certezza degli introiti a bloccare il mercato e con un altro macigno, vissuto prima dal Napoli e poi dalla Lazio, ovvero il contraccolpo su un'intera stagione in caso di eliminazione.
Quattro punti sulla Roma non sono pochi, a sette dalla fine, ma c'è da considerare lo scontro diretto all'Olimpico. E sul finale di stagione, più che sul sogno sfumato, non a caso ha insistito Sarri in conferenza nel post-partita: "Bisogna mantenere la rabbia accumulata e ripartire assorbendo tutto, se vogliamo finire all'altezza della stagione fatta. Nessuno può sminuirci perchè siamo a -6 dalla Juventus. Dobbiamo essere all'altezza della stagione fatta, assorbire tutto, con la follia di voler diventare la squadra più forte d'Italia in poco tempo". Il Verona in casa nel prossimo turno rappresenta l'occasione per superare la delusione e riprendere il cammino, provando a ritrovare quella spensieratezza su cui il Napoli ha costruito le sue fortune.