di Redazione CNR
Eccolo il nuovo centrocampo, la linea mediana che rappresenta il (vero) punto di forza del Napoli
Riportiamo da: Il Roma
Si fanno spazio a vicenda, si sostengono reciprocamente, si aiutano e si supportano senza mai la necessità di invidiarsi. Eccolo il nuovo centrocampo, la linea mediana che rappresenta il (vero) punto di forza del Napoli. Sei personaggi in cerca d'autore, sei interpreti di qualità, tecnica, classe, forza fisica e, soprattutto, gioventù pura. Elencandoli si fa fatica a seguire un ordine prestabilito. La si butta lì: Hamsik, Allan, Diawara, Rog,Zielinski, Jorginho. Gli ultimi non saranno i primi perchè i primi sono primi solo in teorica. Gioco di parole a parte, il concetto di fondo, sposato da Maurizio Sarri, è che nessuno, quest'anno, potrà sentirsi sicuro di un posto da titolare.
ROTAZIONI. Non lo è Allan, ad esempio. Era insostituibile fino alla scorsa stagione, ora, come riporta Il Roma, è uno dei tanti, prezioso come gli altri, con peculiarità tutte sue ed altre caratteristiche simili ai colleghi di reparto. A Palermo è stato scalzato da Zielinski, uno di quelli che, seppur giovane, non ha avvertito il peso delle responsabilità e s'è subito inserito alla grande nel 4-3-3 azzurro. Probabilmente toccherà ancora a lui sabato sera, contro il Bologna, ma al posto di Hamsik, che mai s'è fermato da inizio stagione. Rotazioni, appunto. Giocatori trasferiti da una parte all'altra del campo con estrema coerenza daSarri, che deciderà di volta in volta in base alla caratura dell'avversario, alla condizione (psico)fisica dei suoi, alle circostanze del momento. La Champions League sottrae energie invisibili e l'unica soluzione all'inevitabile calo è una rosa profonda, da gestire sapientemente, quasi con filosofia.
DOPPIONI. Esiste poi il giochino delle coppie, quello poco caro a Sarri: teoricamente, ilNapoli ha due centrocampi ugualmente forti e competitivi. In cabina di regia, ad esempio,Diawara è il perfetto alter ego di Jorginho. Quando sarà al top della forma conquisterà il suo spazio al pari di Rog, il jolly della mediana che gioca ovunque: alla Dinamo Zagabria ha spesso ricoperto anche il ruolo di attaccante, ma la natura del suo talento consiglia a Sarridi utilizzarlo come mezzala, tra le linee, per sfruttare la sua tecnica e la sua grinta. Il giovane croato potrà agire indifferentemente sia a destra che a sinistra, esattamente comeZielinski: entrambi rappresentano i perfetti sostituti di Hamsik ed Allan, le alternative di qualità da sfruttare ovunque, in qualsiasi momento.
DIFFERENZE. È dal passato che s'impara: De Laurentiis, dopo aver ammirato solo a metà i fiumi di gol di Cavani ed Higuain, ha capito che per vincere (o per tentar di farlo concretamente) è innanzitutto necessario disporre di un organico vasto. Il centrocampo è il reparto che fa la differenza: è lì che tutto accade, è lì che si decidono le gare più complesse, sempre lì che si costruisce un successo facendo lavorare la testa e le gambe, i piedi ed i muscoli. Lampante la differenza col passato: lo scorso anno era David Lopez il primo ricambio dalla panchina, quest'anno c'è l'imbarazzo della scelta. De Laurentiis ha acquistati Zielinski, Rog e Diawara, tre grandi calciatori.
