Lo striscione esposto dai tifosi partenopei a Trento rappresenta probabilmente l'offesa persino più morbida rispetto ai social
Riportiamo da: tuttomercatoweb.com
Eppure l'addio dell'argentino era stato già metabolizzato, in città come in ritiro, sin dalle parole di Nicolas Higuain di oltre un mese fa che segnarono una rottura insanabile. La tifoseria però confidava in una scelta diversa dal passaggio alla rivale storica. La notizia delle visite mediche già effettuate in gran segreto con la Juventus, oltre a confermare il sì del giocatore ai bianconeri che una parte della tifoseria continuava a mettere in discussione, ha definitivamente segnato il passaggio a 'core 'ngrato cancellando quanto di buono fatto in maglia azzurra.
Non è mancato dalle tribune qualche fischio anche quando è arrivato in panchina il vice-presidente Edoardo De Laurentiis, mentre De Laurentiis ha seguito l'amichevole dall'albergo del ritiro, ma ora la società ha altri 'problemi' per la testa. Il club già da giorni, probabilmente da prima della riunione di Lega dove provò a non far trapelare l'intenzione della Juventus di pagare la clausola, si muove per un sostituto forte di una disponibilità economica enorme dall'addio del Pipita. Il rischio, però, è di strapagare i giocatori dai vari club che conoscono ampiamente la forza economica dei partenopei. Al di là dei nomi, la strategia non sembra quella di reinvestire tutto nell'erede del Pipita, ma di assicurarsi un attaccante di livello - con la conferma di Gabbiadini - e puntare a rinforzare gli altri reparti oltre alla panchina. Se la tifoseria è divisa sulla validità dell'operazione, starà alla società dimostrare che, come accaduto per Cavani, può uscirne addirittura rinforzata economicamente e tecnicamente dall'addio dell'ormai ex idolo di Napoli.
Fonte: tuttomercatoweb.com