L'argentino, atteso al varco da 93 giorni, decide il big match ma mostra rispetto per il popolo azzurro, che lo aveva amato e, poi, ripudiato
Riportiamo da: Gazzetta
" Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, ha dato, scurdámmoce 'o ppassato...". Nella serata più attesa della sua stagione, quella del primo incrocio ravvicinato con il proprio passato, Gonzalo Higuain non ha certo "scordato il passato", come da tradizione della canzone napoletana. Il Pipita decide il big match, ma non esulta, in segno di rispetto per qual popolo che l'aveva, allo stesso tempo, prima tanto amato e, poi, ripudiato. Perché Gonzalo Higuain, da Napoli aveva avuto tantissimo: affetto, sostegno, adulazione, prima di ricevere solo ira e rabbia, per quel tradimento estivo da 90 milioni. Aveva anche dato tanto, però, il Pipita: tre anni splendidi, conditi da 91 gol in 146 presenze e da quel sogno, cullato per gran parte della scorsa stagione, di poter contendere lo scudetto proprio alla Juventus. Nella sua serata, comunque, un campione come lui non poteva certo non lasciare il segno. Il Pipita era atteso al varco da 93 giorni, da quando, il 28 luglio scorso, nella presentazione ufficiale con la maglia bianconera, non aveva esitato ad ammettere di aver lasciato Napoli per provare a vincere.
Fonte: Gazzetta