Due sconfitte consecutive e i giudizi sul Napoli cambiano troppo velocemente
Riportiamo da: goal.com
Ovviamente questo non cancella il grande inizio di stagione degli azzurri (primi a punteggio pieno nel girone di Champions) ma fa sorgere i primi interrogativi.
Infortunio di Milik a parte, quali sono le cause della crisi del Napoli? Difficile dirlo con certezza, ma al momento quello che sta mancando a Sarri è l'apporto degli italiani.
Partiamo da Lorenzo Insigne. La scorsa stagione lo 'scugnizzo' di Frattamaggiore aveva già segnato qualcosa come sei 6 goal a questo punto del campionato. Oggi è ancora a secco (non segna da 6 mesi) e sta soffrendo il ballottaggio con un Mertens spesso più in palla ed incisivo.
La grande partenza del Napoli aveva mascherato le sue difficoltà e quelle di Jorginho, uno dei peggiori in campo contro la Roma. Dopo aver sfiorato la convocazione all'Europeo, il regista azzurro non è riuscito più a rendere sui suoi livelli, palesando delle problematiche fisiche ma anche tecniche.
E poi c'è Gabbiadini. Nemmeno l'anno scorso, con Higuain, ha vissuto una stagione da incorniciare, ma ogni volta che è stato chiamato in causa ha risposto presente. Cosa che fin qui non è riuscito a fare, eccezion fatta per la partita contro il Chievo nella quale ha segnato il primo e unico goal del suo campionato.
Contro la Roma ha toccato pochissimi palloni e non ha tirato mai in porta, ma Sarri ha intenzione di rinnovargli la fiducia anche in Champions. Senza Milik è Gabbiadini che deve fare i goal, anche perchè il Napoli ha già chiarito che non andrà a pescare un altro attaccante tra gli svincolati.
A Castelvolturno c'è stato un faccia a faccia tra squadra e allenatore prima della ripresa degli allenamenti, con i senatori che hanno invitato il gruppo a rimanere compatto. Tutti devono dare un contributo alla causa, anche quelli che giocano poco e niente come per esempio Giaccherini e Tonelli.