Gran parte della propria carriera l’ha vissuta in azzurro, nel Napoli che ormai rappresenta da nove anni anche con la fascia da capitano
Riportiamo da: spazionapoli.it
Quella di Marek Hamsik è una storia bella e allo stesso tempo rara da riscontrare nelle logiche del calcio moderno che a certe cose non guarda più.
Ieri era un ragazzino, oggi, a ventinove anni, Hamsik è un uomo consapevole della propria forza e dei propri mezzi. Soprattutto sa che alla sua età, eventuali cambiamenti possono essere novità da accogliere a polmoni aperti, nuove sfide da affrontare per migliorarsi ed ulteriormente completarsi. Questa è una cosa che sa bene Maurizio Sarri, allenatore attento ai dettagli più particolari, al quale nelle ultime settimane è venuta un’idea che, lentamente, sta anche applicando: usare Hamsik da regista anche in luogo di Jorginho.
La Gazzetta dello Sport oggi in edicola avanza questa suggestiva ipotesi, con lo slovacco nell’inedito ruolo di regista. Qualcosa si è già visto: sia a Marassi, sia al San Paolo contro il Chievo, Sarri ha schierato il suo capitano nella posizione che è propria di Jorginho. Le sue qualità in fase di interdizione ne fanno uno dei principali candidati al ruolo e la suggestione stuzzica il tecnico partenopeo già da un po’. Magari non nell’immediato, ma prossimamente: d’altronde il nuovo contratto, sottoscritto in estate, scadrà nel duemilaventuno, quando Hamsik avrà trentaquattro anni: c’è, come dire, ancora una vita in azzurro davanti. Una seconda vita.