Continua a tener banco in casa Napoli il caso Gonzalo Higuain, con l'attaccante argentino squalificato per 4 turni dal Giudice Sportivo
Riportiamo da: goal.com
Al di là del mero provvedimento, fa discutere all'interno del club partenopeo il comportamento tenuto per l'occasione dallo stesso Giudice, Gianpaolo Tosel, reo di aver ammesso, in uno scherzo telefonico di 'Radio Marte', di aver anticipato il verdetto a 'La Gazzetta dello Sport'.
Quanto accaduto ieri prima del comunicato ufficiale ha mandato su tutte le furie il patron azzurro Aurelio De Laurentiis, che ora spera che la Commissione di garanzia della giustizia sportiva prenda pesanti provvedimenti nei confronti di Tosel.
Come evidenziato stamane da 'Il Mattino', l'articolo 28 del Codice di Giustizia sportiva obbliga i componenti degli organi di giustizia sportiva alla "più rigorosa osservanza dei principi di riservatezza" e "a non rilasciare dichiarazioni agli organi di stampa e ad altri mezzi di comunicazione in ordine ai processi in corso o a quelli nei quali siano stati chiamati a pronunciarsi".
L'eventuale violazione del principio di riservatezza, se riscontrata, può portare a pesanti sanzioni, che vanno dalla semplice ammonizione alla pena più grave della destituzione del Giudice (art. 34, comma 3, lett. d dello Statuto della FIGC).
Perchè scatti il procedimento disciplinare a carico di Tosel, occorre prima che quest'ultimo venga deferito alla Procura Federale, cosicchè sia poi giudicato dalla Commissione di garanzia.
Dalla parte del padre si è schierato il figlio Filippo, che sul suo profilo Facebook ha pubblicato un post in cui difende strenuamente l'operato del Giudice Sportivo, vittima di uno scherzo radiofonico:
Avete provato a metterlo in fallo....a cercare di ledere la sua professionalità....di far credere che sia un fazioso!...
Pubblicato da Filippo Tosel su Martedì 5 aprile 2016