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HOME » News » Quagliarella shock: "De Laurentiis mi cacciò dal Napoli per false accuse su pedofilia e festini con droga con gente di camorra"

Quagliarella shock: "De Laurentiis mi cacciò dal Napoli per false accuse su pedofilia e festini con droga con gente di camorra"

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Quagliarella shock:
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Redazione CNR di Redazione CNR
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Pubblicato il 14/01/2016 | 22:00

L'attaccante stabiese del Torino parla nel processo per stalking a suo danno in corso a Torre Annunziata


Riportiamo da: Repubblica

“De Laurentiis mi ha mandato via dal Napoli per delle lettere che mi accusavano di partecipare a dei festini a suon di droga con esponenti della camorra  e di essere pedofilo. Minacce giunte anche a mio padre e alla mia fidanzata dell'epoca"”. E’ questa la rivelazione shock di Fabio Quagliarella, ascoltato per un’ora e mezza dal giudice Ernesto Anastasio del Tribunale di Torre Annunziata.

L’attaccante di Castellammare di Stabia è parte offesa nel processo sul presunto stalking nei suoi confronti in cui è imputato il poliziotto della Polizia Postale di Napoli, Raffaele Piccolo. “Dopo queste calunnie, spedite nel 2010 presso la sede di Castel Volturno, il presidente mi disse di andare a vivere in albergo lasciando Castellammare di Stabia per stare più tranquillo”.

Quagliarella per un periodo alloggiò effettivamente all’Holiday Inn (ora Marina di Resort) con la motivazione ufficiale di evitare lo stress quotidiano del ritorno a casa dopo gli allenamenti.

“Prima De Laurentiis mi telefonava ogni giorno, poi è sparito”. Le lettere diffamatorie – inviate dal 2007 al 2010 anche a Sampdoria e Udinese e poi successivamente alla Juventus – aumentarono proprio in occasione del passaggio di Quagliarella al Napoli nell’estate 2009.

“Sono stato malissimo. Fui costretto a lasciare la mia città. Quando andai alla Juve, scrissero che avrebbero picchiato la mia famiglia per l’addio al Napoli. Sono iniziate le lettere nelle quali venivo accusato di essere camorrista, di partecipare a orge e di essere pedofilo. Minacce giunte anche a mio padre e alla mia fidanzata dell'epoca" ”, ha spiegato Quagliarella.

La prossima udienza è in programma l’11 febbraio e sarà ascoltato anche Vittorio Quagliarella, papà di Fabio, considerando che le missive arrivarono pure a casa sua. Respinta, invece, la richiesta dei legali, Sartore e Di Maio, di Salvatore Piccolo che avrebbero voluto ascoltare Aurelio De Laurentiis, proprio perché chiamato in causa da Quagliarella.


Davanti al giudice Ernesto Anastasio, Fabio Quagliarella ha ripercorso quei momenti: oltre alle lettere, ha parlato anche di messaggi sul suo telefonino e su quelli del padre e dell'allora fidanzata. Tra i vip presi di mira dall'agente della polizia postale Raffaele Piccolo, figura anche Guido Lembo, lo chansonnier caprese, titolare del locale "Anema e core". I primi contatti tra lo stalker e Quagliarella risalgono al 2000, anno in cui i due si conobbero.

Fonte: Repubblica


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