Al termine del match contro il Milan, ha parlato ai microfoni di Premium, il tecnico del Napoli Maurizio Sarri
Riportiamo da: calcionapoli1926.it
"Il dottor Galliani con me è sempre molto carino ogni volta che vengo a Milano. I comoplimenti da una persona che ha alzato la Coppa della Champions molte volte è un onore. E' una partita che sapevamo difficilissima, vinta anche soffrendo e questa caratteristica ci dimostra un salto di qualità. Ora pensiamo solo a martedì. Penso che bisognerebbe smettere di parlare con i giornalisti, perchè non si possono estrapolare frasi senza contestualizzarle. Non ho la presunzione di vincere tutto, ma ovvio che devo andare avanti per vincere e non per un secondo posto. A Sacchi dico grazie per i complimenti, se faccio questo lavoro lo devo a lui perchè mi ha fatto appassionare vedendo giocare le sue squadre, la sua innovazione, la sua organizzazione. Maradona è sempre emozionante, ma vederlo a Napoli è un'emozione maggiore. Lui è simbolo di una città, per la mia generazione è commovente. La partita era in mano nostra fino a quando abbiamo attaccato gli spazi, dopo qualche errore che ha facilitato il Milan. Abbiamo dimostrato i soliti limiti nel non chiudere le partite approfittando del momento down dell'avversario. Milik? Non so quando tornerà, sono valutazioni che faremo di settimana in settimana. Ci sono momenti della partita in cui Mertens fa bene l'attaccante centrale e altri che fa bene in altri ruoli. E' una fortuna l'abbondanza. Il primo passo da fare è rendersi conto di avere grandi potenzialità, che non significa essere poco umili, e poi devono trovare una cattiveria mentale per ottenere il massimo. Applicazione e attenzione sono fondamentali. Portare un calciatore dal 75% al 90% è semplice. Portarlo da 90 a 100% è difficilissimo".
Fonte: calcionapoli1926.it