Pubblicato il 21/04/2016 | 12:09
TOP, TOP ... CHI E?
Preferisco sempre parlare (anzi scrivere) dopo, nel senso che prima della partita si accumulano dentro di noi speranze, fantasie, sogni e disegni fantastici o addirittura pronostici scientifici. Ma dopo si analizzano le cose, si valutano e si commentano. Sfumato oramai definitivamente lo scudetto, (e non era scontatissimo fino a ieri visto per esempio come vanno le cose in Spagna e in Inghilterra ) lotteremo e vinceremo queste ultime 4 partite per un meritatissimo posto in Champion League con tutte le bellissime conseguenze che ne derivano. Se infatti dovrai competere tra le grandissime in Europa, puoi garantire ai giocatori che vorrai acquistare una visibilità in una competizione planetaria, puoi accedere a sponsor di interesse internazionale, fai parte dei Team che contano, e si può dire che hai definitivamente fatto quel salto di qualità e salito quel penultimo scalino prima di accedere ai TOP CLUB mondiali. Cioè, Real, Barca, Chelsea, Manchester United e City, Psg, Bayern, Altetico, Arsenal. Ma per entrare e soprattutto restare lì dentro tutto deve essere TOP.Lo stadio deve essere Top, gli sponsor devono essere Top, i tifosi devono essere Top, i giocatori devono essere Top, Il settore tecnico e manageriale deve essere Top.
Ora voglio soffermarmi su un punto in particolare. La Società ( intesa come SSC NAPOLI) deve essere Top con una struttura manageriale all'altezza, con una solidità finanziaria, con un curato settore un giovanile e soprattutto con mentalità da Top. Fare il Presidente è difficilissimo se non fosse altro perchè devi riuscire a non fare incontrare troppo spesso il cuore con la ragione, cosa che invece i tifosi non possono e non devono fare. Non esaltarsi troppo dopo le vittorie e non scoraggiarsi dopo le sconfitte. questo è De Laurentis, una persona che ha preso la squadra in serie C e l'ha portata al 16°posto in Europa attuando una politica dei piccoli passi che a noi tifosi spesso ci logora e ci confonde (ma se ha ambizioni altisonanti perchè non spende di più? ). E' vero che tutti sono utili e nessuno è indispensabile (la prova fu il dopo Cavanie Lavezzi) è vero che i giocatori devono essere onorati di indossare la maglia azzurra, ma, come diciamo al bar, " pensi che ce l'hai solo tu? ".
Penso proprio che armai siamo arrivati ad un bivio, l'ennesimo, che ti può portare verso i Top oppure rimanere nel limbo.
Con 16 giocatori è quasi impossibile vincere un campionato, per non parlare dell'Europa, ma la differenza sta anche e soprattutto nel fattore tempo. Una cosa è programmare il futuro prima, a prescindere dal 15 maggio, e un'altra cosa è pensarci il 16 maggio. Questa secondo me fa la differenza tra i Top manager e gli altri. Se aspetti di sapere il risultato raggiunto per poi programmare il prossimo step ci vorranno ancora molti anni per essete Top.
Ma io non sono il Presidente e mischio sempre il cuore con la ragione.
Forza Napoli da ZEROTTANTUNO
