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CARP"I" DIEM

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Pagellando il blog di Sergio Infante
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Pubblicato il 07/02/2016 | 18:38

Ci sono partite nelle quali ciò che conta è solo il risultato a prescindere dal gioco.

CARP”I” DIEM ! CI SONO GIORNI NELLA VITA COME NELLO SPORT NEI QUALI BISOGNA COGLIERE L’ATTIMO E MIRARE AL MASSIMO ANCHE NON BRILLANDO

REINA 6: voto politico e di stima. Rimane praticamente inoperoso per tutta la partita chiamato com’è ad accompagnare fuori un colpo di testa nel primo tempo ed un tiro a giro nel secondo sempre del solito Lasagna che cerca di anticipare il carnevale senza riuscirvi

HYSAJ 6.5: probabilmente nel corso della notte gli è comparso in sogno il buon Pietro Mennea che lo ha convinto di essere un velocista dai tempi olimpici. Solo così si spiegano i cinque/sei tentativi di aggirare in velocità l’avversario di fascia che, però, non hanno sortito effetto. Non giudicabile in fase difensiva, si è comunque reso disponibile in fase di spinta specie nel primo tempo quando ha pennellato un paio di traversoni che sono per noi merce rare visti i trascorsi di Maggio sulla stessa fascia. 

KOULIBALY 7.5: il ragazzone dal sorriso buono non perde un colpo ed è divenuto la vera certezza della difesa partenopea. Pur in una partita nella quale gli avversari si limitano ad un catenaccio vecchio stile frappone il suo gambone sulla traiettoria di un  paio di contropiede velenosi consentendo a Reina di continuare a sorseggiare in tutta tranquillità il suo caffettino domenicale.

ALBIOL 7: prestazione senza cali di concentrazione e fronzoli. Ciò che apprezzo dell’Albiol targato Sarri è la capacità di alternare sapientemente rinvii in tribuna, quando la circostanza sia tale da richiederlo, con appoggi precisi che lo eleggono al ruolo di centrocampista aggiunto.

GHOULAM 5.5: nel primo tempo mi ricorda l’algerino di inizio stagione tanto da cagionarmi una gastrite iperacuta allorquando si scontra, letteralmente, con Insigne anziché sovrapporsi.

ALLAN 7: solita e solida partita di sostanza.

VALDIFIORI 6: mi sono chiesto e chiedo se la lentezza della manovra del Napoli di oggi dipendesse da un calo psico-fisico collettivo o dalla minor dinamicità di Mirko nel far girare la palla rispetto al compagno di reparto assente per squalifica. Nel complesso, comunque, una prestazione decente con qualche discreto tentativo di verticalizzazione.

HAMSIK 6: francamente non mi è piaciuto. Probabilmente anche lui come altre stelle del nostro Napoli ha avvertito il peso psicologico di questa partita in quanto imprescindibile anticamera di quella di sabato prossimo. Avrei optato per un’insufficienza ma nella valutazione non posso prescindere dalla meravigliosa parabola che ha portato alla rete, ingiustamente annullata, di Callejon

INSIGNE 5.5: non è nella miglior giornata ed in aggiunta si incaponisce in conclusioni dalla distanza che, a lungo andare, indispettiscono anche il mister e la panchina alla quale chiede platealmente scusa dopo aver colpito per l’ennesima volta un incolpevole spettatore assiepato in uno degli ultimi gradoni della curva B.

CALLEJON 6.5: è il più pericoloso in fase offensiva. Nel primo tempo si propone di testa in un paio di circostanze e si guadagna un sacrosanto rigore che sola la miope sestina arbitrale riesce a non vedere. Splendido taglio e gol nella ripresa, il tutto vanificato dagli ipovedenti di cui sopra.

HIGUAIN 6: si potrebbe fare un copia e incolla con Hamsik. Non si capisce se è stanco o avverte la pressione psicologica. Si incaponisce in serpentine tra nugoli di avversari che mai sortiscono l’effetto sperato. Freddo e preciso nel trasformare il penalty che alimenta il nostro sogno.

MERTENS 6: non devasta la partita come fa abitualmente quando entra nell’ultimo terzo di gara.

EL KADDOURI s.v.: troppo poco il tempo e lo spazio poiché possa essere giudicato.

SARRI 7: la palla gira più lentamente del solito, le sovrapposizioni sono meno dinamiche ed automatiche e la manovra nel complesso è meno fluida. Comunque, che che ne dica Mancini, giochiamo sempre il più bel calcio d’Italia.

DOVERI E COMPANY 4: Giovanni detto l’orbo oggi ha dimenticato gli occhiali a casa per cui vede poco dal suo sedile posto molto in alto in tribuna laterale. Nonostante ciò urla “rigore” perché anche lui, da lì e senza occhiali, ha visto la maglia di Callejon aumentare di circa tre taglie per lo strattone di un avversario. Complimenti vivissimi al guardalinee che ha sbandierato il fuorigioco inesistente di Callejon nel secondo tempo. Beh, il placcaggio su Koulibaly proprio non si poteva non vedere !

 


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