ROMA - NAPOLI VISTA DA VICINO
Il
Napoli centra l’ottava vittoria di fila sul difficilissimo campo della Roma e
complice la sconfitta casalinga della Juventus, si porta a + 5 sui bianconeri , ora terzi, e
mantiene inalterato il vantaggio sull’Inter, vittoriosa nel derby di Milano, in
attesa dello scontro diretto di sabato prossimo al San Paolo, vero snodo del
campionato.
Vittoria meritata degli azzurri, che hanno dovuto soffrire un
po’ solo nel finale, proprio come lo scorso anno, e proprio Reina, spesso
criticato, è stato autore di un intervento decisivo che ha permesso il Napoli
di incamerare 3 punti importantissimi per continuare questa favolosa cavalcata,
inanellando, record su record, come quella di essere l’unica squadra in Europa
a punteggio pieno, di vantare il miglior attacco della serie A e la migliore
difesa, insieme all’Inter che si propone, a questo punto, come una serie
candidata a contrastare il titolo a Napoli e Juve.
Vittoria meritata, come si diceva, in virtù di un 1° tempo
straordinario, nel corso del quale la Roma non è riuscita mai ad impensierire
il Napoli che al contrario creava alcune buone occasioni non concretizzate per
poco.
Il gol di Insigne, il suo primo alla Roma, è scaturito da una
bella azione tra le linee, anche se il passaggio decisivo è scaturito da un
errato controllo di De Rossi che metteva nella condizione di battere a rete sul
palo più vicino.
Merito del Magnifico crederci fino in fondo e l’aver mantenuto
freddezza e precisione nella circostanza .
Il giusto premio per un tempo in cui il divario tra le due
squadre è stato totale che , non conoscendo il valore, si poteva pensare che si
affrontassero la prima ( il Napoli ) e l’ultima in classifica. E forse questa è
l’unico difetto che si può imputare al Napoli di Sarri, affondare poco i colpi
in proporzione all’alta percentuale di possesso palla. Ma non è così, perché
difronte c’era la Roma, una squadra reduce da una striscia positiva e in
fiducia, da prima di incrociare il Napoli era stata un’autentica schiacciasassi,
dominando i propri avversari in lungo e in largo e mettendo il proprio
bomber Dzeko nella condizione di essere
sempre pericoloso.
Insomma il Napoli contro le “grandi” forse è meno arrembante è
un po’ più prudente, sorniona, la stordisce con la sua fitta rete di passaggi e
la colpisce con improvvise accelerazioni e incursioni.il gran possesso di palla
consente al Napoli di non correre molti pericoli, di rifiatare per poi trovare
il momento buono per colpire. Credo che se il Napoli avesse un altro attaccante
con la cattiveria e la determinazione di Mertens, si realizzerebbe qualche gol
in più, a volte Hamisik e insigne hanno buone occasioni, come quelle capitate
nel 2° tempo, non sfruttate a causa per troppa precipitazione.
Il Napoli di Sarri è un collettivo armonioso che gioca di
memoria, e finché si mantengono le giuste distanze tra i reparti, concede poco
a qualunque avversario, mettendolo nella condizione di non esprimere il proprio
gioco. Ma questo dura 70’/75’ , dovuto ad un calo fisiologico e al contemporaneo
assalto finale degli avversari che tentano il tutto per tutto ed è qui che il
Napoli deve migliorare, nella gestione del risultato con inserimenti più
tempestivi di Rog e Zielinski.
È stato detto da più parti che la Roma meritava il pareggio
per i due legni colpiti, non condivido, in quanto il valore della squadra si
vede quando si è sullo 0-0 , dal gioco che si propone, e la Roma si è sempre
solo affidata ai cross al centro, ben 26, sperando nella spizzata di Dreko,
che, a parte il palo, è stato annullato dalla coppia di centrali azzurri, oggi
praticamente invalicabile.
Nella giornata in cui non ha fatto gol, un plauso a Mertens,
capace col suo movimento, con la sua determinazione di tenere bassa la difesa
della Roma e di causare ammonizioni dei suoi angeli custodi, nonché un rigore
nettissimo non “visto” né dall’arbitro, né dal VAR.
I cambi operati da Sarri, hanno evitato che la Roma
schiacciasse ancora di più il Napoli negli ultimi 10’, forse andrebbero
anticipati e si realizzerebbe in questo una sorta di turn-over evitando un
sovraffaticamento degli uomini che stanno giocando al vertiginoso ritmo di 2 –
3 partite a settimana. Non possiamo avere la prova, ma forse l’inserimento di Ounas
al posto di Insigne, avrebbe tenuto i giallorossi più bassi viste le
caratteristiche di questo giocatore capace di creare superiorità con le sue
accelerazioni e doti nel saltare l’uomo.
Un Napoli comunque maturo ed ormai consapevole di sé, di una
sua identità dove non spiccano i singoli ma un coro. Oggi grandi prestazioni di
Reina, Koulibaly, Albiol, Allan e Mertens , ma alla fine tutti hanno fatto
un’ottima gara.
Ora due partite difficili, la prima contro una delle prime 4
in Europa e qui verranno spese notevoli energie fisiche e mentali che spero non
vengano pagate sabato contro l’Inter. Deve essere bravo Sarri ad operare qualche cambio sia nella formazione di
partenza che a gara in corso per
garantire alla squadra quella freschezza e brillantezza indispensabile a garantire
reti e ritmi.
Borsacchi Tino
Prudente Amato