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News il blog di Lino Capasso

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Pubblicato il 17/10/2017 | 10:45

ROMA - NAPOLI VISTA DA VICINO

Il Napoli centra l’ottava vittoria di fila sul difficilissimo campo della Roma e complice la sconfitta casalinga della Juventus, si  porta a + 5 sui bianconeri , ora terzi, e mantiene inalterato il vantaggio sull’Inter, vittoriosa nel derby di Milano, in attesa dello scontro diretto di sabato prossimo al San Paolo, vero snodo del campionato.

Vittoria meritata degli azzurri, che hanno dovuto soffrire un po’ solo nel finale, proprio come lo scorso anno, e proprio Reina, spesso criticato, è stato autore di un intervento decisivo che ha permesso il Napoli di incamerare 3 punti importantissimi per continuare questa favolosa cavalcata, inanellando, record su record, come quella di essere l’unica squadra in Europa a punteggio pieno, di vantare il miglior attacco della serie A e la migliore difesa, insieme all’Inter che si propone, a questo punto, come una serie candidata a contrastare il titolo a Napoli e Juve.

Vittoria meritata, come si diceva, in virtù di un 1° tempo straordinario, nel corso del quale la Roma non è riuscita mai ad impensierire il Napoli che al contrario creava alcune buone occasioni non concretizzate per poco.

Il gol di Insigne, il suo primo alla Roma, è scaturito da una bella azione tra le linee, anche se il passaggio decisivo è scaturito da un errato controllo di De Rossi che metteva nella condizione di battere a rete sul palo più vicino.

Merito del Magnifico crederci fino in fondo e l’aver mantenuto freddezza e precisione nella circostanza .

Il giusto premio per un tempo in cui il divario tra le due squadre è stato totale che , non conoscendo il valore, si poteva pensare che si affrontassero la prima ( il Napoli ) e l’ultima in classifica. E forse questa è l’unico difetto che si può imputare al Napoli di Sarri, affondare poco i colpi in proporzione all’alta percentuale di possesso palla. Ma non è così, perché difronte c’era la Roma, una squadra reduce da una striscia positiva e in fiducia, da prima di incrociare il Napoli era stata un’autentica schiacciasassi, dominando i propri avversari in lungo e in largo e mettendo il proprio bomber  Dzeko nella condizione di essere sempre pericoloso.

Insomma il Napoli contro le “grandi” forse è meno arrembante è un po’ più prudente, sorniona, la stordisce con la sua fitta rete di passaggi e la colpisce con improvvise accelerazioni e incursioni.il gran possesso di palla consente al Napoli di non correre molti pericoli, di rifiatare per poi trovare il momento buono per colpire. Credo che se il Napoli avesse un altro attaccante con la cattiveria e la determinazione di Mertens, si realizzerebbe qualche gol in più, a volte Hamisik e insigne hanno buone occasioni, come quelle capitate nel 2° tempo, non sfruttate a causa per troppa precipitazione.

Il Napoli di Sarri è un collettivo armonioso che gioca di memoria, e finché si mantengono le giuste distanze tra i reparti, concede poco a qualunque avversario, mettendolo nella condizione di non esprimere il proprio gioco. Ma questo dura 70’/75’ , dovuto ad un calo fisiologico e al contemporaneo assalto finale degli avversari che tentano il tutto per tutto ed è qui che il Napoli deve migliorare, nella gestione del risultato con inserimenti più tempestivi di Rog e Zielinski.

È stato detto da più parti che la Roma meritava il pareggio per i due legni colpiti, non condivido, in quanto il valore della squadra si vede quando si è sullo 0-0 , dal gioco che si propone, e la Roma si è sempre solo affidata ai cross al centro, ben 26, sperando nella spizzata di Dreko, che, a parte il palo, è stato annullato dalla coppia di centrali azzurri, oggi praticamente invalicabile.

Nella giornata in cui non ha fatto gol, un plauso a Mertens, capace col suo movimento, con la sua determinazione di tenere bassa la difesa della Roma e di causare ammonizioni dei suoi angeli custodi, nonché un rigore nettissimo non “visto” né dall’arbitro, né dal VAR.

I cambi operati da Sarri, hanno evitato che la Roma schiacciasse ancora di più il Napoli negli ultimi 10’, forse andrebbero anticipati e si realizzerebbe in questo una sorta di turn-over evitando un sovraffaticamento degli uomini che stanno giocando al vertiginoso ritmo di 2 – 3 partite a settimana. Non possiamo avere la prova, ma forse l’inserimento di Ounas al posto di Insigne, avrebbe tenuto i giallorossi più bassi viste le caratteristiche di questo giocatore capace di creare superiorità con le sue accelerazioni e doti nel saltare l’uomo.

Un Napoli comunque maturo ed ormai consapevole di sé, di una sua identità dove non spiccano i singoli ma un coro. Oggi grandi prestazioni di Reina, Koulibaly, Albiol, Allan e Mertens , ma alla fine tutti hanno fatto un’ottima gara.

Ora due partite difficili, la prima contro una delle prime 4 in Europa e qui verranno spese notevoli energie fisiche e mentali che spero non vengano pagate sabato contro l’Inter. Deve essere bravo                       Sarri ad operare  qualche cambio sia nella formazione di partenza che a  gara in corso per garantire alla squadra quella freschezza e brillantezza indispensabile a garantire reti e ritmi.

                                                                                                                     Borsacchi Tino

                                                                                                                     Prudente Amato              


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