Dopo una partenza sofferta il Napoli raddrizza la partita con il Genoa salvo poi regalare un finale ricco di patos ai tifosi. In sintesi ciò che conta sono i tre punti che ci ridanno la testa della classifica
GEMELLAGGIO, NO GRAZIE CONTA SOLO VINCERE.
REINA 6: incolpevole sul gol di
Taraabt, allunga il piedone nel finale del I tempo su tiro deviato da Koulibaly
su occasione gentilmente concessa da uno sciagurato disimpegno di Hysaj. Nel
secondo tempo fa conversazione con i tifosi alle sue spalle sino ai dieci
minuti di black-out durante i quali prima salva su colpo di testa ravvicinato,
poi raccoglie la palla dal fondo della rete su correzione sottomisura del
napoletano Izzo.
HYSAJ 6: al 42° inammissibile
errore in disimpegno con il quale regala al Genoa l’occasione di impattare,
recupera terreno e credibilità nel secondo tempo concedendosi il lusso di
sfiorare il successo personale nel convulso e sofferto finale
CHIRICHES 7.5: impeccabile in
almeno due diagonali difensive (17° e 22°) con le quali sbroglia situazioni
ingarbugliate con velocità ed eleganza. Puntuale anche nel secondo tempo
durante il quale, oltre a lanciarsi in qualche spregiudicata incursione in
verticale, si segnale per l’ennesima puntuale chiusura su disimpegno errato di
testa del compagno di reparto.
KOULIBALY 6.5: impreciso in
disimpegno in un paio di circostanze nei primi minuti, cresce alla distanza.
Impressionante e decisivo nel finale quando, con una scivolata tanto elegante
quanto tempestiva, nega la comoda battuta a Lapadula a pochi metri dalla porta.
GHOULAM 6.5: svolge il suo con la solita puntualità per
quanto oggi sia meno assistito dallo stanco Insigne.
ZIELINSKI 5: non copre e non
costruisce nella prima frazione, si vede di più nel secondo tempo incidendo
comunque meno di quanto sia lecito attendersi da un ragazzo dotato del suo
talento.
HAMSIK 6: al 10° lancio
illuminante di oltre quaranta metri per Insigne che non concretizza. Dopo, poco
altro. Insegue il 115° gol in maglia azzurra anche con conclusioni dalla
distanza senza però fortuna.
DIAWARA 6.5: il ragazzo parte in sordina per poi crescere
gradualmente.
INSIGNE: 6: è stanco e meno
ispirato del solito. Nonostante questo prova più volte il tiro a giro e regala
a Mertens un illuminante passaggio filtrante che il belga trasforma nel tre a
uno con la complicità di Zucanovich.
MARTENS: due perle, la prima su
calcio da fermo al 13°, la seconda con una giocata da play-station su lancio
illuminante di Diawara. Nel secondo tempo al 15° disegna il corridoio nel quale
Insigne imbuca la palla per poi provare il fortunato diagonale corretto nella
propria rete dal difensore dei grifoni.
CALLEJON 6: voto di stima. Anche
lui attraversa una fase di appannamento pur non lesionando corsa e sudore.
ALLAN 6: mi scopro ad invocarlo a
gran voce nel momento del bisogno onde dare linfa e sostanza ad un centrocampo
che eccelle per qualità ma è carente in chilogrammi ed interdizione.
ROG 6: è chiaro che Sarri sta
cercando di trovare in lui una valida alternativa a Callejon. Il ragazzo corre
e contribuisce alla causa anche se in posizione centrale sembra rendere meglio.
GIACCHERINI 6: gioca tre minuti
ma merita la sufficienza perché fa panchina senza creare polemiche ad uso e
consumo dei giornalisti e perché, con l’ausilio di Ghoulam, riesce a trattenere
la palla sulla bandierina del calcio d’angolo praticamente per tutto il tempo
di recupero.
SARRI 6: Rimango convinto che
Zielinski ed Hamsik non siano fatti per giocare insieme poiché entrambi “leggerini”
e non complementari. Il mister rimane fedele alle sue idee a continua ad avere
ragione. Avanti così!