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BREAKING NEWS: 30/01/2023 Si parte alla grandeeeeeee
Odio i pareggi. Si, il pareggio è un risultato che proprio non sopporto e tante volte mi è capitato di provare un pò di invidia per il basket, il volley o il tennis dove o si vince o si perde. Odio il pareggio perchè mi lascia sempre l'amaro in bocca, come un'occasione persa o un'opportunità svanita. Ma mi rendo conto che questo ragionamento vale solo se sei una grande squadra, cioè se hai la consapevolezza di non essere secondo a nessuno e quindi il pareggio comunque ti va stretto. Prendiamo ad esempio proprio Napoli Milan di lunedì scorso. Ho davanti agli occhi l'ingresso in campo del campione (?) Balotelli il quale non è più titolare in una squadra da tempo immemore e avrebbe dunque dovuto scalpitare per entrare in campo. Il primo piano ha evidenziato una sua frase all'indirizzo del suo compagno da sostituire: " Vai piano, vai piano". Per la supersquadra rossonera valutata UN MILIARDO DI EURO (1.000.000.000,00) un punto al San Paolo è un grande risultato e questo ci deve far riflettere. Se l' Entella pareggia a Carpi esulta, se il Carpi pareggia allo Juventus Stadium gioisce, Se il Milan pareggia a Napoli gioisce, Se il Napoli pareggia al Camp Nou contro il Barca gioisce. Per il Barca il pareggio non è mai un buon risultato. Chiaro il concetto? A noi basta poco per l'ultimo step, quello dei Top Team internazionali.
Ora se le squadre per fare punti contro di noi si chiudono in difesa e ci aggrediscono a centrocampo vuol dire che ti temono, ma c'è solo un problema. Con il nostro modulo (4-3-3) contro il Frosinone, l'Empoli, la Samp o il Verona il muro prima o poi lo sfondi, ma contro la difesa della Giuventus, del Villareal o del Milan si va in difficoltà. Se ci mettiamo poi che le nostre seconde scelte sono sostanzialmente identici alle rispettive prime sceltei (Valdifiori/Jorginho, Strinic/Ghoulam, Mertens/Insigne, Chiriches/Koulibaly, Hysaj/Maggio, Lopez/Allan) rimane solo una soluzione per risolvere il problema. Cambiare modulo a partita in corso. Tutti ormai ci hanno studiato (forse anche perchè diamo spettacolo) ma hanno anche trovato le contromisure Non sono in grado di trovare una soluzione tecnica ora come faccio al bar la domenica mattina, ma non è detto che il 4-3-3 sia sempre e comunque il modulo migliore (altrimenti lo adotterebbero tutti). Mi sembra che l'unico nostro grande difetto sia proprio la prevedibilità del gioco; gioco che però è allo stesso tempo anche il nostro punto di forza. Spetta quindi al nostro grande allenatore analizzare le cose che non vanno, senza pensare alla sfortuna, alla tenuta atletica, alla tenuta psicologica o all'errore arbitrale. Le sconfitte (e nel nostro caso anche i pareggi) devono essere analizzate per trovare le soluzioni e per poter un giorno dire: "Andiamo al Nou Camp per vincere." Per crescere bisogna perdere e rialzarsi. E noi vinceremo.
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Direttore Responsabile: Luigi Manzo
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