Pubblicato il 08/11/2015 | 21:55
Le partite che aiutano l'autostima
Forse sarà che ormai sono di bocca buona, ma lo voglio dire subito. Questa partita non mi ha entusiasmato più di tanto. Difronte l'Udinese, una squadra ben preparata che ha deciso di non aspettare arretrata la corazzata azzurra ma di marcarla in ogni zona del campo dal primo all'ultimo minuto. Qualche disattenzione dei nostri attaccanti, la bravura del portiere e anche il fato che non ci ha certo assistito, e si va al riposo sullo 0-0.Poi, come ai bei tempi, ci pensa il guizzo di un argentino a mettere i puntini sulle i.
Gonzalo GOOOOL. E così per tutto il secondo tempo amministriamo una discreta partita senza accelerare più di tanto ma senza neanche correre seri rischi. Cosa voglio dire? Beh, vincere queste partite per 1-0 senza stravincere significa avere dentro anche quel sano cinismo sportivo che fino ad ora non era uscito fuori.
Sono secondo me sono quei segnali che ........
Non voglio dirlo. Non per scaramanzia ma perchè ci saranno ancora tanti esami e tante difficoltà da superare. Ma quando le cose sul campo vanno a meraviglia e vinci 4-0 col Milan, 5-0 con la Lazio, 2-1 con la Juve e con la Fiorentina, quando stravinci 4 partite consecutive in Europa League, pensi di avere una squadra perfetta ed imbattibile. Ma i piedi per terra e lo specchio di fronte ti aiutano eccome, a renderti conto che non è ancora cosi. Qualche errore gratuito di troppo (e non dico sotto rete) e qualche sbavatura nella costruzione e nella rifinitura del gioco (il cosiddetto ultimo passaggio) servono a raffreddare un pò gli entusiasmi. Cosi anche lo 0-0 quasi inaspettato contro il Genoa serve per imparare, per capire e per correggere. E così sarà. Se i piccoli errori vengono adesso a galla allora dovremo imparare sempre di meno, capire ancora di meno e correggere quasi nulla più. Manca molto alla fine del campionato ma manca poco, veramente poco per essere il più grande Napoli di sempre. Incrociamo le dita per scaramanzia. Forza Napoli
Zerottantuno