ANCELOTTI PASSA ANCHE A UDINE, ORA SOTTO COL PSG...
Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Con lo stop della Roma e il pareggio della Juventus era la giornata giusta per accorciare dai bianconeri e allontanare i capitolini.
Carlo Ancelotti continua con il turnover e, complice l’assenza forzata di Insigne per infortunio, nel tridente davanti piazza Mertens e Verdi alle spalle del polacco Milik. Zielinski, Allan e Callejon a centrocampo, Hysaj, Malcuit, Koulibaly e Albiol alle spalle di Karnezis. Stavolta Carletto però la vince dalla panchina, Verdi al 4° deve lasciare il campo per infortunio e Ancelotti sceglie Fabian Ruiz come sostituto e lo spagnolo ci mette dieci minuti a incidere sulla partita, defilato sulla sinistra sfoggia un destro a giro degno del miglior Insigne e il Napoli è già in vantaggio. Da lì in poi è il solito Napoli che ha imparato a gestire e ripartire per colpire cercando di chiudere la partita. Al 23° ci prova Lasagna su distrazione di Albiol, ma il portiere del Napoli si fa trovare pronto. Al 36° brutto fallo di Milik che rischia il rosso, ma l’arbitro d’accordo col Var decidono per il giallo. In pieno recupero occasione Udinese, però Karnezis ancora una volta c’è.
Nel secondo tempo, al 57° ci prova ancora l’Udinese e Karnezis dice ancora di no. Clamoroso palo del Napoli al 67°, contropiede di Mertens e Samir rischia l’autorete, ma il legno salva il difensore udinese. Al 78° Mertens trasforma un rigore conquistato da Callejon complice Opoku che fa fallo di mano in area. Partita chiusa, ma c’è il tempo per Rog, appena entrato, di realizzare il 3 a 0 e mettere la parola fine all’incontro. L’Udinese non ha demeritato, ma davanti aveva un Napoli organizzato e cinico al punto giusto.
Ora Ancelotti dovrà essere bravo a fare il pompiere. Tutta una città è entusiasta della squadra e del suo allenatore, forse un po' meno del Presidente, ma l’euforia è tanta e non si dovrà fare l’errore dello scorso anno dopo la vittoria a Torino contro la Juventus. La stagione è ancora lunghissima e ci saranno ancora momenti in cui qualcosa non girerà, qualche punto si lascerà per strada anche per la Champions, qualche giocatore scenderà di forma, Ancelotti ha nelle mani un qualcosa di difficile da gestire, ma la sua grande esperienza internazionale gli permetterà di fare quello che serve davvero: arrivare a primavera in corsa su più fronti possibili senza che ogni passo falso o grande vittoria modifichi la fiducia della squadra verso il suo allenatore.
Pompiere o no, intanto la piazza si gode i due punti rosicchiati alla Juventus, si prepara per la grande sfida di martedì a Parigi contro il PSG di Neymar e compagni sapendo che Ancelotti ha dato quella consapevolezza di grande squadra che può giocarsela con chiunque.
GIUSEPPE CALVANO
UNFOLDINGROMA