UDINESE-NAPOLI 0-3, RECUPERATI 2 PUNTI SULLA JUVE
Non inganni il largo 3-0 inflitto all'Udinese, perché come avevamo previsto, è stata una partita dura che il Napoli ha vinto meritatamente, grazie alla coincidenza di alcune situazioni forzate e ad invenzioni dei singoli. Infatti l'infortunio di Verdi al 1' spinge in campo Fabian che appena entrato firma un gol spettacolare col piede meno nobile.Napoli in pieno controllo con un fraseggio troppo ostinato e poche verticalizzazioni su una delle quali Zielinsky falliva il raddoppio da pochi passi. Troppi passaggi, a volte inutili e poca cattiveria in area avversaria dove spesso si sbaglia l'ultimo passaggio o si pecca di presunzione.L'ingresso di Fabian ha dato più ordine e geometria a centrocampo, e crediamo che questa sia la posizione nella quale è più utile alla squadra. Nella ripresa l'Udinese tenta la rimonta ma proprio Karnezis si oppone con efficacia a due conclusioni di Lasagna sfuggito alla marcatura di Albiol apparso oggi un po' sottotono, e gli azzurri , complice il pressing dei friulani,si affidano ad azioni di contropiede rendendosi pericolosi più volte e provocando il fallo di mano in area su tiro di Callejon dopo un insistente percussione sull'out destro dell'ottimo Malcuit che sarà un arma importante sulla fascia destra.Rigore trasformato con freddezza da Mertens, oggi in buona forma, che non spegneva le velleità dei friulani che si arrendevano solo dopo il terzo gol siglato da un caparbio Rog subentrato poco prima a Zielinky.Tre punti importantissimi, alla luce del mezzo passo falso ella Juve a Torino, fermata sul pari dal Genoa che ha messo in evidenza una capacità difensiva dalla quale si deve prendere spunto in ottica PSG. Napoli apparso solido a centrocampo purchè privo di Insigne tenuto a riposo per un affaticamento muscolare e su questo aspetto vorremmo fare una riflessione.Quest'anno il rischio di questi infortuni è più alto perché i giocatori corrono su spazi più lunghi rispetto a quanto facessero con Sarri e qualche campanello d'allarme è già scattato con Koulibaly, Insigne ed ora Verdi, per cui a maggior ragione Ancelotti dovrà ricorrere ad un turnover più calibrato.Si avverte sulla fascia sinistra l'assenza di un mancino capace di spingere e Hisaj è apparso poco convinto e sicuro nel nuovo ruolo.Poco incisivo l'attacco con Milik e Mertens che scambiano poco tra loro.Ora il PSG e peccato la probabile assenza di Verdi che priva il Napoli di un importante variabile tattica.Non ci stupiremmo se Ancelotti decidesse di frenare le frecce francesi con Malcuit a destra e Koulibaly a sinistra sulla strada di Mbappè e l'inserimento di Maksimovic. Merita conferma il centrocampo per qualità e quantità con i vari Hamsik Rog e Diawara pronti a subentrare in caso di bisogno.Sarà una partita difficile che se giocata con personalità e determinazione il Napoli èotrebbe non perdere per giocarsi in casa la qualificaziione.
Tino Borsacchi
Amato Prudente