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BATTUTA LA LAZIO 4-1
Non era affatto facile, anzi questa può considerarsi per me la partita decisiva che ci proietta verso il grande obiettivo finale. Lo scudetto. Diciamola questa parola, senza parola, senza indugi e senza nascondersi, perchè dopo la partita di ieri abbiamo dimostrato che anche lo scudetto può andarci stretto.
Come fanno ormai molte squadre quando affrontano gli azzurri, anche la Lazio parte benissimo, aggredendoci a tutto campo e piazzando un paio di uomini a uomo per impedire a Jorginho e Hamsik di impostare e ragionare. In più, l'assenza di Albiol e Chiriches impone al centro della difesa un Tonelli che non giocava da un anno, e che ha sulle spalle, insieme a Mario Rui, l'onere di far dimenticare la brutta notizia dell'infortunio di Ghoulam. Tutti fattori che ci fanno subire, come al solito, un gol nei primissimi minuti di gioco. Per l'ottava volta in questo campionato il Napoli va sotto e si trova a dover rincorrere gli avversari. E si trova a dover rincorrere anche i bianconeri che, battendo la Fiorentina, sono momentaneamenti a +2 in classifica. Insomma la situazione psicologica non era certo delle migliori. Gli azzurri con molta pasienza vanno avanti con il loro gioco, la Lazio tiene ottimamente il campo e i tempo scorre inevitabile. Ma proprio con il passare del tempo gli equilibri si spostano gradualmente a favore del Napoli, fino a quando un lancio millimetrico del ragionier Jorginho mette Callejon in condizioni di non sbagliare l' 1-1.
Nel secondo tempo è un altro Napoli. Sarri finalmente cambia tattica e sostituisce immediatamente un buon Hamsik con Zelinsky, che tra le linee avversarie ha una maggiore attitudine a puntare l'avversario e a proporsi in attacco. Glia zzurri entrano in campo super concentrati, aggrediscono a tutto campo la lazio e vincono sistematicamente tutti i duelli a centrocampo. Quasi fossimo in superiorità numerica, passiamo velocemente dall' 1-1 al 3-1 con azioni travolgenti sulla destra e autogol di Wallace, e sulla sinistra con gol di Zelinky. Un carattere che lascia storditi gli avversari che alle corde subiscono un gol spettacolare di Mertens che dovrebbe essere visto e studiato nelle scuole calcio ti tutto il mondo.
Finisce 4-1 tra gli applausi e i cori per Ghoulam e Co. che hanno dimostrato, se ce ne fosse ancora bisogno, una compattezza fuori e dentro il campo.
Solo noi possiamo perdere lo scudetto, solo noi e nessun altro possiamo vincerlo.
Forza Napoli da ZEROTTANTUNO