GLI AZZURRI PAREGGIANO IN CASA DOMINANDO
Un risultato che lascia l'amaro in bocca, non perché restituisce alla Juve il +6 in classifica ma perché dopo le esaltanti prove con Liverpool e PSG era data per scontata, per i tifosi, la vittoria contro i giallorossi, al punto che il S.Paolo s'è presentato con una cornic di pubblico non degna dell'importanza dell'evento.Al contrario di tutti i disfattisti, abbiamo apprezzato, dopo l'enorme dispendio energetico del mercoledì di Champion, una prestazione di alto livello dei partenopei, che a parte il gol subito, che ha suggerito alla Roma una partita difensiva, e qualche altra occasione concessa, gli azzurri hanno stradominato collezionando occasioni non concretizzate per proprio demerito e per la vena di Olsen, e calci d'angolo in numero copioso, che la dicono lunga sulla prevalenza territoriale da parte degli azzurri che han fatto fatica a sbriciolare il muro eretto dai giallorossi, trovando il pareggio solo al 90' con Mertens subentrato ad un poco ispirato Milik che sta suscitando più di una perplessiò circa la fiducia accordatagli. Nonostante le fatiche di Coppa, comuni alla Roma, il Napoli è partito forte ed ha sfiorato il gol con Insigne messo davanti al portiere da Ruiz dopo un'azione ubriacante dello stesso che,anche potendo battere a rete, ha passato la palla ad Insigne che si faceva smorzare il tiro. Ancora altre occasioni, sempre con Insigne, Callejon, Milik, ma era la Roma a chiudere in vantaggio il p.t. grazie ad El Sharawi a conclusione di una bella azione di Under. La ripresa s' giocata ad una sola porta, e gli azzurri nonostante fossero sotto, non si son fatti prendere dalla frenesia ed hanno chiuso i giallorossi nella propria metà campo cercando con pazienza il giusto pertugio, producendo diverse occasioni che la Roma sventava grazie ad un ottima difesa e la testimonianza emblematica della fatica profusa l'uscita dal campo anzitempo di Manolas totalmente distrutto .Purtroppo ci che non ha permesso al Napoli di vincere è stata la mancanza di precisione, perché le occasioni ci sono state, ma a turno( Insigne più volte),gli azzurri hanno difettato nella mira.Nel p.t. rigore sacrosanto negato al Napoli per affondamento di Milik, ma noi vestiamo l'azzurro.Non è un passo indietro e l'aver dominato in modo così schiacciante una diretta rivale, testimonia la crescita degli azzurri mai in imbarazzo con squadre del calibro di Liverpool, PSG e Roma, e non è cosa di poco conto. Piuttosto ci è sembrato strano non vedere in campo dall'inizio Malcuit ed uno tra Rog e Zielinsky, per Hamsik o Fabian, titolari contro il PSG. Ci sembra che con i due in campo, il Napoli si privi dell'energia e imprevedibilità che possono assicurare il croato ed il polacco. Migliore in campo Fabian e questo fa capire chi dovrebbe essere il sacrificato tra lui ed Hamsik.Lo spagnolo sa dettare i tempi capace di passaggi precisi ed incisivi, nonché di iniziative individuali mai fini a se stesse. Quello che manca è una punta capace di tradurre in gol l'enorme numero di occasioni create.
Tino Borsacchi
Amato Prudente