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Perché il Napoli può giocarsela allo Juventus Stadium

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Perché il Napoli può giocarsela allo Juventus Stadium
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Pubblicato il 27/10/2016 | 09:00

Anche quest'anno Juventus-Napoli non sarà una partita come le altre


Riportiamo da: Fantagazzetta.com

Non può, per mille e mille motivi. Basterebbe dire due paroline semplici – Gonzalo Higuain – per aprire la strada a centinaia di possibili sfumature, pronte ad ispirare i corsivi dei quotidiani e pure le nostre pagine, perché le penne esultano quando c'è un sentimento sano e forte (che sia amore, che sia odio) a condire una partita che già di per sé da spunti come poche. Contento e felice è soprattutto lo spettacolo, che regala a quelli che solitamente sono indecisi almeno una ragione per passare la prima parte del sabato sera a vedere come va a finire il primo faccia a faccia fra il centravanti e la sua ex squadra, fra l'uomo dei record e gli uomini senza cui quei record, probabilmente, sarebbero rimasti a prendere polvere negli archivi per mezzo secolo ancora.

Al di là dell'altissimo valore sentimentale, Juventus-Napoli rischia di essere il crocevia di una stagione. E non solo per le due squadre. In caso di una vittoria juventina, ad esempio, il Napoli scivolerebbe a -7, venendo risucchiato dall'altro campionato, quello per l'Europa, e trovandosi costretto a difendere con le unghie e con i denti il terzo posto – perché la squadra di Allegri ha già fatto abbastanza passi falsi, e altri così clamorosi non sembrano prevedibili. D'altro canto, però, se il Napoli vincesse la corsa allo scudetto diventerebbe sicuramente più aperta. Con il Milan in casa col Pescara e la Roma di scena ad Empoli, e la Lazio attesa dal complicato ma non impossibile impegno casalingo con il Sassuolo, la classifica di domenica pomeriggio potrebbe recitare Roma 25, Juventus 24, Napoli 23, Milan 22, Lazio 21. Cinque squadre in quattro punti. Una situazione che potrebbe durare poco, certo, ma che sicuramente metterebbe un po' di sale su un torneo che rischia di essere l'ennesima minestra riscaldata, l'ennesima commediola con la stessa trama, gli stessi colpi di scena, la stessa noia. 

Ma il Napoli ha possibilità di spuntarla a Torino? Sulla carta, sì, ce l'ha. Come ce l'aveva l'anno scorso, quando Sarri – a mio avviso – fece l'errore più clamoroso da quando è sulla panchina azzurra, giocando una partita attendista, senza affondare, di fatto – severo ma giusto – accontentandosi di un pareggio che il velenoso destro di Zaza e la sfortunata deviazione di Albiol lasciarono sul piano delle intenzioni, dei desideri. Ce l'ha perché la Juventus, una squadra fantastica, che si conosce e gioca il bel calcio, a volte sembra dimenticare di essere un team potenzialmente imbattibile. E perché il Napoli, se gioca come sa, vale sicuramente l'Inter e il Milan che hanno battuto la squadra di Allegri. Ovviamente, sulla bilancia c'è anche il fattore Dybala, che non sarà della partita: i padroni di casa dovranno fare a meno della sua classe e della sua imprevedibilità, il Napoli giocherà senza dover badare a una scheggia impazzita. 



Ma per avere possibilità, i napoletani dovranno giocare intelligentemente e attentamente. Sulla prima, non ci sono molti dubbi: con l'Empoli i tre davanti hanno dimostrato di poter essere un attacco ben assortito che può fare a meno del watusso di turno; a centrocampo i ricambi ci sono, e danno buone garanzie; Jorginho sembra essere tornato in sé; sulle fasce Ghoulam è in ottima forma e Hysaj è stato risparmiato nell'infrasettimanale; pure Reina ha messo a tacere le critiche, superandosi in due occasioni contro i toscani. 

E allora, dov'è il problema? Se non consideriamo Gabbiadini (sarebbe crudeltà schierarlo da titolare sabato), è in difesa. Rifacciamoci a un luogo comune che però, nel caso, è azzeccatissimo: i gol presi dalla Roma e dal Besiktas sono figli di brutte amnesie difensive – amnesie nel senso che sembrava che Koulibaly e Hysaj, per dirne due, avevano completamente dimenticato di essere dov'erano ed erano fermi lì a ricordarsi montagne verdi. Atteggiamenti che denotano, più che leggerezza e mancanza di attenzione, apprensione e paura di sbagliare. Che potrebbero essere fugate dal ritorno di Albiol, uno che ha dimostrato la sua importanza con la sua assenza, più che con la sua presenza: lo spagnolo da fiducia a Koulibaly e fa sentire più tranquillo Reina. Paradossalmente, può essere la silenziosa arma in più del Napoli allo Juventus Stadium. Più per l'equilibrio che è in grado di dare con la sua esperienza che per la marcatura poco amichevole che sicuramente riserverà all'amico Higuain. 

Fonte: Fantagazzetta.com


Molaro
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