Il coro che unisce gli Ultras di tantissime tifoserie d'Italia si alza nei cieli di Roma
Riportiamo da: Corriere dello Sport
Al Senato, questa mattina c'è stato un incontro importante per il mondo del calcio: da una parte i rappresentanti del mondo ultras con il loro grido di dolore per gli stadi ormai desolatamente vuoti; dall'altra il Palazzo, i rappresentanti del Governo, tra deputati e senatori, pronti ad ascoltare le loro ragioni. Per la prima volta insieme allo stesso tavolo, non era mai accaduto: 'Noi siamo i veri clienti di questo calcio -dichiarano con forza i tifosi-, quelli che pagano il biglietto per andare allo stadio, e abbiamo tante cose da dire'. Doppio daspo, barriere nelle curve, fumogeni e striscioni estemporanei, manifestazioni e cortei sportivi, modifica degli articoli 8 e 9 della legge n.41 del 2007, tessera del tifoso facoltativa: questi i temi attorno ai quali si è dibattuto, con serenità, tra le parti.
Arezzo, Ascoli, Atalanta, Avellino, Bari, Brescia 1911, Bologna, Bologna Fortitudo Basket, Cavese, Cesena, Fasano, Genoa, Lazio, Milan, Napoli, Padova, Palermo, Parma, Reggiana, Sampdoria, San Donà, Ternana, Udinese, Venezia, Vicenza.; 25 bandiere, un'unica voce, quella dei tifosi che non si riconoscono più in un sistema che ha tolto agli stadi il loro cuore pulsante: Quando il derby era..Il Derby: le coreografie più belle della Roma 'Il derby Lazio-Roma è il simbolo di quello che sta accadendo - ci dice Claudio Galimberti, detto il Bocia, leader storico della curva atalantina -, il calcio sta morendo. Il popolo dei romanisti e dei laziali non può mancare a un derby. Una volta eravamo l'esempio per tutta l'Europa, le nostre bandiere sventolavano fiere e i nostri cori si alzavano al cielo ed erano esempio da imitare, adesso tutto questo non c'è più. Il nostro è un grido di dolore e di passione, la violenza non c'entra e non vogliamo che ci sia. Noi vogliamo soltanto tornare allo stadio e tifare'.