di Lino Capasso
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Subito in piedi dopo Bologna
E' arrivata la sconfitta (a Bologna) ed è arrivato anche un ennesimo grande risultato (in Europa League).
Due facce di una squadra che, dall'arrivo di Maurizio Sarri in panchina, ci sta insegnando parecchio, e sta anche imparando molto. La sconfitta a Bologna ci ha fatto perdere il primato in classifica e ci ha insegnato tante cose. Non siamo invincibili e qualche allenatore intelligente, anche senza i milionari capitali stranieri, studia i video del Napoli e prepara a tavolino le contromosse. Donadoni, che a me non fa certo impazzire, ha messo in campo una squadra accanita, concentrata, pronta ad aggredire, e che ha sfruttato al massimo il contemporaneo quanto statisticamente improbabile errore della difesa e del portierone. Gli errori si commetteranno sempre, ma l'importante è ammetterli, studiarli e riparare. Continuerò a dire che per una squadra nuova, che ha tanti elementi nuovi nel suo organico e che ha modulo tanto diverso dai precedenti, deve ogni domenica testare il suo grado di maturità. Se avessimo tanta fortuna i nostri difetti sarebbero nascosti come la polvere sotto il tappeto. Quindi lavorare sempre per migliorare come gioco e come testa. Sul piano psicologico si è già fatto molto visto che ieri sera in Europa League contro un modesto Varsavia e con le nostre seconde scelte ( non chiamatele riserve) abbiamo dominato l'ennesima partita e siamo gli unici in tutt' Europa ad aver concluso il girone a punteggio pieno. Sei partite e sei Vittorie. Non è poco. Se poi consideriamo che in campionato lasciamo sempre punti con le cosiddette provinciali, beh in Europa proprio con le squadre mediocri non abbiamo Mai concesso nulla. Questo per dire che, contrariamente a quanto dicono tutti (è una moda) il nostro non è un campionato mediocre. Anzi. Realtà come Fiorentina, Sassuolo, Empoli fanno alzare tanto il livello tecnico della serie A. La differenza la fanno i soldi e la nostra capacità di attirarli. All'estero tra presidenti stranieri milionari e supersponsor multinazionali mettono su squadre che dominano incontrastate il campionato ma alla fine è come quella pubblicità: "Ti piace vincere facile?" La nostra capacità di attirarli invece manca nel creare quelle basi che permettono di avere stadi accessibili e moderni, eventi e spettacoli collegati al calcio e cultura dello sport. Su questo siamo certamente indietro ma non certo sul piano tecnico.
E' poi un piacere avere tutte le squadre italiane che passano in Europa anche in prospettiva dei posti assegnati all'Italia per le competizioni future. A proposito di campionati Europei, vedendo ieri sera la partita del Napoli mi è venuta in mente un'idea: e se ammettessero in Champions League le 2-3 squadre migliori dei gironi di Europa League? Così come la vincente della Coppa Nazionale (per noi la Coppa italia) dovrebbe andare in Champions e non in europa League. Che ne dite?
Comunque il nostro Napoli sta già preparando l'ennesimo crash-test con la Roma. Dopo la cena a casa di Higuain (auguri campione) e il dopocena a casa del nostro capo (auguri Luigi).
Questo campionato sarà come le gare di Valentino Rossi contro Lorenzo o Marquez o Stoner. Sorpassi uno dopo l'altro. Ma alla fine ci sarà solo un vincitore.
Forza Napoli
