In Croazia sono certi che Rog sia un vero e proprio talento
Riportiamo da: Il Mattino
Con la Dinamo Zagabria nel 4-2-3-1 ha giocato esterno destro, esterno sinistro, trequartista e mediano. Ed è questa sua duttilità che ha spinto De Laurentiis, il giorno dell’annuncio del suo ingaggio, dopo un lungo tira e molla, a dire:
«È un acquisto che arricchisce un centrocampo ora tra i più completi possibili, che darà alla sapiente mano di Sarri la possibilità di utilizzare più moduli, passando da un centrocampo a 3 a un centrocampo a 2 a seconda delle squadre che si incontreranno in Italia e in Europa».
Non è così, almeno per il momento. Sarri, non pensa affatto di lasciar perdere il centrocampo a tre. E non è neppure tentato, vista la sua presenza, di rispolverare il suo amatissimo 4-3-1-2 dei tempi empolesi che lo costringerebbe a fare a meno di Callejon. E allora a Castel Volturno, lo prova quasi sempre largo sulla destra, come vice di Allan. E qualche volta spostato sulla fascia sinistra. E mai in un centrocampo a quattro (o a due).
Il Napoli gli ha messo a disposizione un professore di italiano, ma al momento non lo sta utilizzando. Si affida a Strinic, agli allenamenti va sempre in macchina con il suo connazionale che gli fa anche da traduttore delle indicazioni che Sarri gli dà nel corso degli allenamenti.
Taciturno, ma quando gioca è vispo ed intelligente: apprende subito e ha iniziativa. Ma al momento, è quello più dietro di tutti. Nel senso che, prima toccherà a Diawara esordire in serie A e poi al croato.
Sinatti, il preparatore atletico, ha per lui sviluppato uno speciale programma differenziato: nonostante sia alto un metro e ottanta, Rog non ha un grande fisico (non pesa più di 71 chili). In queste settimane il team di Sarri sta lavorando anche sulla postura del croato, che ha la tendenza a correre sempre piegato in avanti. Il punto di forza è la sua ripartenza quando ha la palla tra i piedi: ma Sarri è ancora scontento per il suo rendimento in fase difensiva.