PAREGGIO COL TORINO E SOGNO INFRANTO
Un volenteroso ma stanco e poco lucido Napoli, consegna di fatto lo scudetto alla Juve non riuscendo a superare il Torino che agguanta il pareggio in una delle poche incursioni in area azzurra a causa della non adeguata contrapposizione di M.Rui nell'occasione. Un vero peccato per l'entusiasmo di tanti tifosi accorsi in massa che meritavano di prolungare questo sogno fino al termine e che invece han dovuto consolare i calciatori alcuni dei quali in lacrime per l'obiettivo fallito ma sicuramente alla portata.Ora tutto si concentra sul futuro della conduzione tecnica e le parole di Sarri, il suo tono , lasciano presagire un distacco che per i tifosi sarà duro da digerire. Riconosciamo i grandi meriti del tecnico, ma allo stesso tempo ci dissociamo da chi ha contestato il presidente in modo molto duro, ritenendolo unico responsabile del fallimento del'obiettivo e questo non ci sembra corrispondere alla verità in quanto artefice da 10 anni della collocazione del club tra le prime 3 del campionato e sempre presente nelle manifestazioni europee dalle quali sono assenti squadre più blasonate.I tifosi devono essere maturi e non devono dividere ma cercare di essere il collante tra due elementi che in questo momento sono in conflitto, ognuno ancorato alle proprie convinzioni. Se si è arrivati svuotati al rush finale, le responsabilità non possono essere solo di ADL. Il gran gioco espresso dal Napoli prevede un'intensità che non può essere garantita da soli 14 giocatori e questo Sarri lo deve capire come lo sanno i tifosi che per l'affetto e la riconoscenza che hanno per il tecnico non gliene addossano la colpa.Solo riconoscendo ognuno i propri errori, solo cercando di venire incontro alle rispettive aspettative si può pensare di continuare questo sodalizio con rinnovato entusiasmo e voglia di stupire, ma a prescindere da quanto succederà il Napoli deve continuare ad essere protagonista e l'unico garante sarà solo ADL.
Tino Borsacchi
Amato Prudente